Le isole Tremiti sono un arcipelago del Mare Adriatico, sito a circa 12 miglia al largo del Gargano. L'arcipelago, che si sviluppa per una superficie complessiva di circa 3 kmq, fa parte del Parco Nazionale del Gargano e una parte del suo territorio costituisce la Riserva naturale marina Isole Tremiti, meta preferita da molti turisti amanti della natura e della tranquillità. L'arcipelago è infatti un piccolo angolo di paradiso, con il mare limpido e pulito, il clima gradevole, l'aria pura, la vegetazione rigogliosa, la natura incontaminata. Il piccolo arcipelago è costituito dalle isole di San Nicola, San Domino, Cretaccio, Caprara. San Nicola è il centro storico, religioso e amministrativo dell'arcipelago, ricco di storia e di monumenti come torri, fortificazioni imponenti, muraglie, chiese e chiostri di una fortezza-abbazia, Santa Maria a Mare. San Domino, l'isola più estesa, è in buona parte ricoperta da boschi di Pino d’Aleppo, per la fertilità e spontaneità di fiori, era chiamata dai monaci benedettini “Orto di paradiso”. Le acque sono limpide, la costa è frastagliata di cale, punte e scogli. Numerosi sono anche le grotte, come ad esempio, la Grotta delle Viole, del Bue Marino e delle Rondinelle. Cretaccio, un ammasso roccioso di colore giallo per la sua natura argillosa è un ponte naturale tra San Domino e San Nicola. Caprara, disabitata, è priva d'alberi e di edifici, ma coperta d'erbe e fiori di ogni colore. Pianosa, posta ad una ventina di chilometri dall'isola di Capraia, costituisce riserva integrale del Parco Marino. Le Isole Tremiti erano anche dette Isole Diomedee, poiché, secondo la leggenda, fu Diomede, a crearle: il valoroso eroe dell'Iliade dapprima creò il Subappennino ed il Gargano con due enormi blocchi provenienti dalla distrutta rocca di Pergamo; poi essendogli rimasti in mano altri ciottoli, li avrebbe lanciati in mare, formando le Isole Tremiti. Diverse narrazioni sono accomunate nel collocare il luogo della scomparsa dell'eroe nell'Arcipelago dell'Adriatico.
Proposte vacanza a Isole Tremiti e dintorni:
Codice: D970 • Tipologia: Villaggio Turistico
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Storia delle Isole Tremiti
I primi ritrovamenti preistorici sulle isole risalgono all’età del bronzo e affermano la presenza di genti greche sull’isola. Il loro antico nome era "Insulae Diomedeae", in onore dell'eroe greco Diomede: la leggenda narra che Afrodite, dea dell’amore, trasformò i suoi compagni in "diomedee", rari uccelli di mare, che nidificano sui calcari di S. Domino. Più di 2000 anni dopo, un frate lateranense ritrovo la sua tomba sull’isola di San Nicola, con delle monete d’oro e il bastone del comando dell’eroe greco. Con l’arrivo dei romani le isole cambiarono nome e presero quello di “Tremiti” (Trametius), poiché “tramite” tra l’Italia e l’Illiria. Le isole per molto tempo furono soprattutto un luogo di confino. L'imperatore Augusto vi relegò la nipote che vi morì dopo vent'anni di soggiorno forzato. Nel Carlo Magno vi esiliò Paolo diacono che, però, riuscì a fuggire. Secondo il Chartularium Tremitense il primo centro religioso fu edificato nel territorio delle isole adriatiche nel IX secolo ad opera dei benedettini come dipendenza diretta dell'abbazia di Montecassino. Successivamente però le tensioni con l’Abbazia di Montecassino, da cui si rivendicava l’indipendenza e i contatti con i dalmati, invisi alla santa sede, portarono ad un collasso morale, che portò, nel 1237, il Cardinale Raniero da Viterbo a incaricare il Vescovo di Termoli di sostituire l'ordine dei Benedettini con l'ordine dei Cistercensi di San Bernardo, che ampliarono e fortificarono l’abbazia con l'aiuto del Re Carlo D'Angiò. Tutto ciò però non fu sufficiente contro le incursioni dei pirati slavi, che portarono nel 1334 alla completa scomparsa dell'ordine ed alla distruzione di gran parte del complesso monastico. In seguito a ciò l'isola rimane disabitata per decine di anni e diversi ordini religiosi rifiutarono di trasferirsi sulle isole fin quando nel 1412 Papa Gregorio XII invia una congregazione di canonici Lateranensi, che la restaurarono in ricco stile rinascimentale, trasformando l'esterno in una possente fortezza e riportandola all'antico splendore. A questo, seguì un lungo periodo di declino dovuto alle frequenti invasioni turche e ad una profonda crisi economica. La crisi si accentuò fino a quando Ferdinando IV, successo a Carlo III, nel 1782 soppresse l'Abbazia, incamerando i beni nel Regio Demanio. Nel 1792 istituì alle Tremiti una colonia penale che rimase attiva fino al 1926. Nel 1932 le Tremiti divennero comune autonomo. Durante il periodo fascista, Mussolini vi stabilisce il confino di polizia, inviandovi confinati politici e delinquenti comuni.
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Informazioni e curiosita'
Nell’arcipelago la 1° domenica di luglio si svolge la festa dell'ambiente "Mare Vivo". Il 14-15-16 Agosto si celebre la Festa patronale della SS. Assunta. L'immagine della Madonna, custodita nella chiesa di San Nicola, viene scortata in processione sia a terra tra le vie dell'abitato, con una piccola sosta a San Domino il giorno di ferragosto, sia a mare intorno alle isole su di un peschereccio opportunamente addobbato. La sera del 15, nel suggestivo scenario naturale, da non perdere i fuochi d' artificio sul mare. In questi giorni sono organizzate manifestazioni tipiche dell'isola quali una frittura gigantesca di pesce azzurro in piazza e molte sagre caratteristiche. I piatti tipici locali sono le Fragagghjame (misto di pesciolini crudi), spaghetti al sugo di aragosta, triglie e orate arrosto.
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