Andria è uno dei centri più popolosi della Puglia con gli oltre 90.000 abitanti ed è cocapoluogo della nuova provincia pugliese con Barletta e Trani. Ancora oggi l'attività prevalente è l'agricoltura, in particolare la coltivazione dell'olivo e della vite, seguita dal commercio, dall'artigianato e da una industria in crescita, soprattutto nel settore manifatturiero e dell'abbigliamento.
Proposte vacanza a Andria e dintorni:
Codice: D446 • Tipologia: Dimore storiche
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Codice: D099 • Tipologia: Hotel
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Codice: D445 • Tipologia: Masserie
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Cenni storici e monumenti
Leggendarie e incerte sono le origini di Andria; sembra comunque sia stata fondata o meglio rifondata da Pietro I il Normanno, Conte di Trani, elevandola a "civitas", cingendola di mura, verso il 1046. La città fu, dunque, dominio normanno sino a quando il Regno di Puglia e di Sicilia passò, nel secolo XII, agli Svevi, la cui storia, in particolare quella di Federico II, è strettamente legata a quella di Andria: nella cripta della cattedrale, furono infatti sepolte due delle sue mogli, Jolanda di Brienne e Isabella d'Inghilterra e ad Andria nacque il futuro imperatore Corrado IV. Dopo la sconfitta e la morte di Manfredi a Benevento, nel 1266, Andria, passata agli Angioini, divenne Contea e sotto Francesco I del Balzo assunse il titolo di Ducato. Governata da Federico d'Aragona, divenuto poi il re di Napoli, fu assegnata (sec. XVI), durante la dominazione spagnola, al Gran Capitano Consalvo di Cordova. Nel 1552 fu ceduta per 100.000 ducati insieme con il Castel del Monte, al Conte di Ruvo Fabrizio Carafa, il cui figlio Antonio ottenne il titolo di Duca di Andria dal re di Spagna Filippo II. Nel 1799 Andria, durante la Repubblica Partenopea, fu saccheggiata ed incediata dalla truppe francesi, per la sua fedeltà al re di Napoli Ferdinando IV di Borbone. L'ultimo rappresentante dei Carafa, Ettore, fu decapitato a Napoli il 1799,in seguito al fallimento della rivoluzione napoletana. Dopo il breve governo di Gioacchino Murat, durante il quale fu abolita la feudalità e furono confiscati i beni ecclesiastici, Andria divenne una città devota ai Borboni. Fu interessata dai fenomeni del brigantaggio meridionale post-unitario. Nel '900 la città visse i grandi fermenti politici e sindacali nazionali, a causa soprattutto della massiccia presenza di braccianti agricoli; le lotte contadine si intensificarono dopo il ventennio fascista e la seconda guerra mondiale.
Il centro storico di Andria è attraversato da suggestive stradine, racchiuso in una cerchia di mura a pianta poligonale e vicoli, difatti vanta il primato mondiale del vicolo più stretto al mondo. La città conserva numerose chiese, monasteri e palazzi. Oltre al Castel del Monte che dista 18 km dal centro abitato di Andria, dominante su una collina della Murgia a 540 m.s.l.m. 1996 - dichiarato Patrimonio dell'Umanità dall'Unesco, possiamo citare: la Cattedrale dedicata a Santa Maria Assunta e risalente all’epoca normanna, che è stata ricostruita ed ampliata in stile tardo – gotico (XV – XVI sec.), la chiesa accoglie la tomba di Iolanda di Brienne e di Isabella d’Inghilterra, due mogli dell'imperatore Federico II; la Chiesa di sant'Agostino (XIII secolo) dichiarato monumento nazionale in quanto presenta uno splendido portale gotico interamente scolpito; il Santuario della Madonna dei Miracoli, costruito nel 1500, costituita da tre chiese sovrapposte, di cui quella intermedia, detta del Crocifisso, è stata restaurata recentemente nel 2008 raffiorendo lo splendore originario degli affreschi; il Santuario della Madonna dell'Altomare, edificato nel 1875 sull'antica laura di S. Sofia; la chiesa di San Domenico (XIV sec.) dal portale rinascimentale ed il campanile barocco; la chiesa di S.Francesco e il suo chiostro (XII sec.); la cripta rupestre del IX secolo di S. Croce con affreschi bizantini; la chiesa di S. Salvatore al Gurgo; la Porta di sant'Andrea, l’unica esistente delle quattro che davano accesso al centro storico di Andria, è stata testimone del passaggio di Federico II, al ritorno dalla IV Crociata, quando i signori della città rinnovarono la fedeltà all'Imperatore dopo la ribellione difatti vi è incisa un'epigrafe fatta affiggere dall'l'Imperatore nel 1230 che ne loda pubblicamente la fedeltà, l'affetto e la riconoscenza; il Palazzo Ducale edificato su un’antica costruzione di origine medioevale, residenza di Conti e Duchi, in particolare dei Carafa; imponente il balcone a balaustra sorretto da pilastri decorativi, il palazzo si affaccia in piazza Catuma il Palazzo comunale convento francescano divenuto sede del municipio caratteristici sono gli archi in pietra calcarea frammezzati da inserti in cotto.
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Territorio, enogastronomia, eventi
La città è situata a 10 km dal Mare Adriatico sul pendio inferiore delle Murge, ha una superficie di 408 km², ed è il centro abitato con il territorio più esteso di tutta l'area del nord barese. Il clima è mediterraneo, con estati calde e secche ed inverni quasi miti, condizioni che determinano l'alternarsi di due stagioni favorevoli alla vegetazione, quali primavera ed autunno. Da vistira è il Parco Nazionale “Alta Murgia”, stato istituito con DPR 5/03/2004 e costituisce il primo parco “rurale” italiano poiché il suo scopo non è solo quello di tutelare l'ecosistema naturale ma anche di salvaguardare e valorizzare le attività antropiche che da secoli hanno attraversato e trasformato il paesaggio murgiano.
Andria è una città agricola ed è conosciuta al livello internazionale, soprattutto per l’olio extra vergine d’oliva DOC la cui produzione copre il 5% del fabbisogno nazionale. Tra le produzioni locali sono da degustare assolutamente le orecchiette, i taralli scaldati, i cardoni con agnello e uova, il calzone di cipolla le olice nere dolci, la mozzarella, la burrata ed i confetti cosiddetti “tenerelli”.
Gli eventi più importanti di Andria sono: Festa patronale in onore di San Riccardo e Santa Maria dei Miracoli (terza settimana: venerdi, sabato e domenica). Fiera d'aprile - Classica di primavera chew si svolge l'ultima settimana del mese di aprile Festival Internazionale "Castel dei mondi" tra fine agosto e inizio settembre, dedicato alle nuove esplorazioni teatrali e musicali della scena internazionale Festival Suoni Dal Mediterraneo - inizio di settembre QOCO - Concorso internazionale per giovani cuochi del mediterraneo, tra novembre e dicembre, con degustazione in piazza di piatti tipici dei paesi del Mediterraneo, a base di olio extravergine d'oliva.
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IN
AUTO |
Per chi proviene da nord (Bologna, Milano): Autostrada A14 uscita Andria-Barletta. Il casello autostradale Andria-Barletta sulla S.S. 170 dista circa 0,5 Km dal centro abitato di Andria. Per chi proviene da ovest (Roma, Napoli): Autostrada A16, che s'innesta sull'autostrada A14 a Canosa di Puglia. Alla città di Andria si accede inoltre per mezzo delle seguenti strade: Strada provinciale 231 (ex SS 98) che collega nell'interno Canosa di Puglia, Andria, Corato e che s'interseca con la strada provinciale 230 (ex SS 97) per Spinazzola e Minervino Murge; Strada provinciale 130 da Trani (Km 10); strada provinciale 13 da Bisceglie (Km 19); strada statale 170 da Castel del Monte. |
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IN
AEREO |
Lo scalo più vicino è l'aeroporto internazionale di Bari "Karol Wojtyla", che dista circa 45 Km da Andria. |
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IN
TRENO |
Le più vicine stazioni ferroviarie delle Ferrovie dello Stato sono a Barletta (stazione piazza Conte Duca) e a Trani (Stazione piazza XX Settembre). La città è servita dalle Ferrovie del Nord - Barese, gestite dalla Ferrotramviaria Spa, sulla linea Bari - Barletta, che collega numerosi centri dell'entroterra con il capoluogo pugliese (Barletta, Andria, Corato, Ruvo, Terlizzi, Bitonto, Bari). Se si arriva in aereo all'aeroporto di Bari Palese, prendere la linea 16 AMTAB (Aeroporto - Piazza Moro) per raggiungere la stazione ferroviaria di Bari Centrale in piazza Aldo Moro. Da qui è possibile proseguire con le Ferrovie del Nord Barese per raggiungere Andria in treno. La stazione FNB di Andria è sita in piazza Bersaglieri d'Italia |
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