Altamura, dista ca. 40 km. da Bari, situata al confine della Puglia con la Basilicata, conosciuta come la Leonessa di Puglia, città fiera e ribelle, bella e nobile per la sua storia e cultura. Altamura è nota sia in Italia che all’estero soprattutto per la produzione del tipico Pane di Altamura. Per l’assenza del manto vegetale il paesaggio sembra essere primitivo. La cerealicoltura e l’allevamento sono le attività di produzione principali della città che è circondata da numerose masserie.
Proposte vacanza a Altamura e dintorni:
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Cenni storici, monumenti, eventi
Altamura viene chiamate la Leonessa di Puglia, città fiera e ribelle, bella e nobile per la sua storia e cultura. La presenza dell'uomo, ad Altamura, è antichissima, come i resti dell'Uomo di Altamura, vissuto all'incirca 400.000 anni fa nella grotta di Lamalunga, e i numerosi reperti recuperati negli scavi archeologici del territorio. Cinquecento anni prima di Cristo, vennero elevate le poderose mura megalitiche, e da qui il nome di alta-mura. Nel 1232, l'imperatore di Svevia, Federico II, per devozione verso la Madonna, fece costruire una grande Cattedrale, una delle quattro basiliche imperiali in Puglia. Federico II dichiarò Altamura ed il suo territorio, città libera, dipendente soltanto dal re. Accorsero allora molte genti, compresi greci, arabi ed ebrei, che andarono ad abitare i quartieri dell'antico borgo medievale, alternato con stradicciole e claustri, tipiche piazzette chiuse. Ogni comunità aveva il suo spazio religioso. Ad esempio i greci-ortodossi fecero costruire la chiesa di San Nicolò, chiamata appunto dei Greci, sul cui portale vennero riprodotte, nel 1576, scene dell'Antico e del Nuovo Testamento, oggi in gran parte ritoccate o sostituite, come il rosone centrale. Sul feudo di Altamura si alternano signorotti e baroni. Poi le sorti della città vennero affidate agli Orsini del Balzo, principi di Taranto, che elevarono chiese e conventi nel centro storico. Nel 1463, lo stemma comunale fu sormontato dalla corona, per espressa concessione dell'imperatore Ferdinando I d'Aragona. Città fiera e indipendente: Altamura. Nel 1531 gli stessi cittadini la riscattarono, pagando ben 20.000 ducati, pur di farla tornare libera, con la sua autonomia municipale.
La città, tra '500 e '700, cresce con chiese e palazzi. Presso Porta Matera vi è la chiesa di San Francesco da Paola con l'annesso monastero di Santa Maria del Soccorso, nel 1872 diventato asilo Principessa Margherita di Savoia. Su piazza Zanardelli si affaccia l'elegante chiesa e convento di San Domenico, oggi sede dell'Archivio, Biblioteca e Museo Civico. All'interno della chiesa, dipinti e altari annunciano l'arte barocca: pregevole il pavimento, in maiolica, del 1750. Poco fuori la città vi è il santuario della Madonna del Buocammino, lungo la vecchia via che conduceva a Bari, si tratta di una piccola chiesa, in forme neoclassiche. Gli abitanti della città avevano costruito una nicchia nel luogo cosiddetto “Tufara” con una immagine della Madonna. Era un augurio di protezione durante il cammino verso la città attraverso la Murgia, dove la strada diveniva più solitaria e più pericolosa, per la facile presenza di ladri. La devozione verso la Madonna andò crescendo, la nicchia diventò una cappella, la cappella una chiesa e la chiesa un Santuario.Oggetto di culto al Santuario sono l'antico affresco posto sull'altare centrale e la statua barocca di Maria col Bambino in braccio. Durante la festa popolare, la prima settimana di settembre, l'immagine della Madonna è trasportata dal santuario in cattedrale su un carro trascinato da buoi. Come da sotto ad un arco, appare la cinquecentesca chiesa di San Michele Arcangelo, dedicata al Suffragio delle Anime del Purgatorio. Tra i palazzi, il più antico, è il cinquecentesco Palazzo De Angelis-Viti, addirittura dimora degli Orsini Del Balzo. Più volte rimaneggiato, si eleva su tre piani: sontuoso ed austero il portale, elegante il loggiato su cui si apre Porta Bari. Altri palazzi, come Baldassarre, Martini, Cagnazzi, Filo, Sabini, Melodia, testimoniano le nobili famiglie di Altamura. La cultura degli altamurani fu premiata nel 1748 da Carlo III di Borbone che istituì, in città, l'Università degli Studi, dove insegnarono professori di chiara fama.
Gli eventi più importanti: 5 maggio - Festa di S.Irene maggio – giugno : Expo Murgia - Murgia in tavola - Fiera del Parco Nazionale dell'Alta Murgia 14 - 15 - 16 agosto Festa patronale di S.Irene e dell'Assunta agosto – settembre : festeggiamenti popolari in onore di Maria SS. del Buoncammino ottobre - Le vie del pane novembre - sagra del fungo cardoncello - mostra-mercato dei funghi cardoncelli, spontanei e coltivati, e dei prodotti di eccellenza.
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Territorio, enogastronomia
Il territorio di Altamura si estende per 427 chilometri quadrati nella Murgia nord-occidentale; ricco di fenomeni carsici (grotte, doline, gravi e inghiottitoi), che danno origine ad un eccezionale sistema idrografico sotterraneo. A ca 6 km da Altamura, troviamo la più estesa dolina delle Murge, il Pulo di Altamura, con diametro medio di 500 metri ed una profondità di ca 80 metri. Ha pareti scoscese dove vi troviamo delle grotte naturali, abitate sin dalle età più antiche della preistoria. Protetto dai venti, nel fondo della gravina vi troviamo diverse specie di vegetazione; mentre nelle pareti scoscese, nidifica, il più grande corvo di colore nero, detto appunto, il corvo imperiale. Nei dintorni si verificano altri fenomeni carsici: le doline, le vore, le lame e profonde voragini. Le piú note sono le Gravi del Finocchio, di Preveticelli, di Ferratele e di Faraualla, la quale raggiunge la profondità massima della Murgia con 260 mt. La grotta di Lamalunga, nel territorio di Altamura, è caratterizzata da un sistema di cavità carsiche e stretti cunicoli,. Qui è stato rinvenuto, nell'ottobre del 1993, uno straordinario reperto archeologico, lo scheletro quasi integro ed in un ottimo stato di conservazione di un uomo vissuto nel Pleistocene medio-superiore, noto come l'Uomo di Altamura.
Sicuramente quando si parla di Altamura ci si collega subito al cosiddetto “pane di Altamura”. E’ il primo prodotto in Europa con il marchio DOP nella categoria merceologica panetteria e prodotti da forno. È prodotto solo all'interno della zona d'origine con grano raccolto esclusivamente dalla zona. Tra i piatti tipici preparati con il pane bisogna ricordare la “ciallédde” (cialda) preparata con pane di Altamura raffermo al quale vengono aggiunti pomodori, cipolla, uno spicchio di aglio, cime di rape (in alternativa patate e uova) e olive bollite, con l'aggiunta di un filo d'olio extravergine di oliva; e “u puène quatte” (pan cotto), preparato facendo bollire direttamente in acqua salata il pane con verdure di stagione, infine una spolveratine di pecorino murgiano. Altri prodotti tipici del territorio di Altamura sono “U cutturidde” , è un lesso di agnello con le erbe selvatiche quali il finocchietto selvatico; e “La pèchere alla rezzaule” carne di pecora con aromi e verdure selvatiche murgiane cotta molto lentamente nei recipienti di terracotta e in forno a legna.
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