Lu Utraru
Stabilire a quando risale lu utre è cosa molto difficile; certo è che per oggetti di identica forma si deve risalire a tempi antichissimi. Se è arrivato fino ai giorni nostri deve essergli stata riconosciuta l'utilità e la funzionalità. Difficile anche stabilire chi da noi esercitasse tale mestiere. Una cosa certa è che per esercitare questo lavoro doveva esserci competenza. Questi utri venivano fatti con grandi pezzi di cuoio ed erano cuciti e rinforzati con maestria nelle parti laterali. Si ottenevano così delle grandi sacche adatte a contenere qualunque tipo di liquido. Nella parte superiore veniva aggiunto un manico di legno per facilitarne la presa. L'uso più comune era quello di contenere l'acqua presa dai pozzi che erano collocati in molti cortili del paese. Se l'utre si lacerava lu utraru rimediava mettendoci all'interno un altro pezzo di cuoio. Spesse volte l'utre cadeva nel pozzo, si rimediava "cu li pampautri" un arnese di ferro con diversi uncini adatti a ripescare l'oggetto caduto. Oggi "li pampautri" vengono menzionati solo quando qualche persona ne ha le scatoline rotte - allora dice: "Mo na rutti propriu li pampautri".
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