In occasione dell’apertura della Biblioteca provinciale presso l’ex Convitto Palmieri, una particolare mostra giunge ad ispirare un ambiente di studio entro cui si auspica poter creare ed elaborare nuove idee attraverso l’arte e lo studio, cibi prediletti dell’anima. Ma anche dell’artista Giovanni Tommasi Ferroni, pittore romano noto al pubblico europeo, il quale da sempre predilige la mitologia per i suoi viaggi fantastici dentro ere immaginarie, scenari onirici e storie ricche di simboli e metafore. O di metamorfosi, come quelle famose dell’opera di Ovidio, che hanno ispirato una serie di disegni che Ferroni ha donato alla rinascente biblioteca, perché sempre possano ispirare attraverso il ricordo dei grandi del passato.
Entrando in spazi storici e scenari teatrali, Ferroni inventa un itinerario in cui reinterpreta i miti che Ovidio ci ha trasmesso, come quello di Danae, di Aracne e, il più famoso, di Narciso, restituendoli in chiave neobarocca, nei modi da lui prediletti, tipici della sua pittura, in cui i personaggi sembrano mutuati dalla facciata di una chiesa o di un palazzo salentino.
Ed è proprio “Salento scenario dell’arte” il titolo di una rassegna volta ad indagare il Novecento e la nostra attività culturale, attraverso confronti tra artisti locali e nazionali. Nella stessa giornata inaugurale della biblioteca, nei locali ristrutturati dello storico collegio apre alla fruizione del pubblico la collezione Palmieri, recentemente restaurata ad opera della Provincia di Lecce.
Le metamorfosi di Ovidio, mostra di Giovanni Tommasi Ferroni. Lecce, Teatro dell’ex Convitto Palmieri, piazzetta Carducci. Dal 4 aprile al 3 maggio.
Inaugurazione, 4 aprile ore 18.30.
LOCALITA': Lecce
INFO:
SITO WEB UFFICIALE / FONTE: www.quisalento.it
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